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ZÚCCA
s.f.
Pianta delle Cucurbitacee, usata in cucina, come foraggio e per praticare un gioco infantile detto la paura (ved. supra). Il vocabolo (fiori di zucca, semi di zucca) non è ignoto al dialetto garf. che tuttavia, per alludere al frutto, utilizza maggiormente il termine masch. zucco cui si rimanda (ved. infra). Molto comune anche l’accezione – spesso con portata dispregiativa – di ‘capo, testa’, probabilmente per la somiglianza della forma della zucca (del tipo tondeggiante) con quella di una testa umana.Borgonovo-Torelli, 324 propendono per una derivazione dal lat. popolare tucca; Mestica, 2097 preferisce far discendere la parola da ‘cucuzza’ dal tardo lat. cucutia (conf. Battaglia, XXI, 1101) mediante la metatesi ‘cuzucca’ e aferesi della prima sillaba; quest’ultima tesi – sposata anche da Devoto- Oli, 2711 – sembra più convincente.