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VICÈNDA
s.f.
Cura, dietro compenso, dei maiali altrui. Un tempo era usanza dei contadini della Garfagnana acquistare uno o due piccoli maiali, per farli crescere e macellarli poi a fine anno. Per allevarli, essendo essi impegnati nei campi, incaricavano una persona anziana (in genere trattavasi di una donna) che si prendeva cura di questi suini, conducendoli fuori la mattina sino a mezzogiorno, quando li riaccompagnava al porcile per portarli all’aperto di nuovo, dopo pranzo, fino a sera. Questa attività durava per quasi tutta l’estate e si chiamava vicenda. Per il suo impegno quella donna aveva diritto a consumare il pasto a casa dei proprietari dei suini ricevendo inoltre, a titolo di compenso, un quarto di farina di granturco ed un quarto di farina di neccio (ved. supra quarto). Dal lat. volg. vicenda neutro plur. di un gerundio divicere ‘terreno da coltivare a turno’ Battaglia, XXI, 849).
