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VÉZZO
s.m.
Atto gentile, carezzevole, moina, specialmente (ma non necessariamente), rivolto ai bambini. In questo senso è tuttavia più frequente la parola fico ved. supra).Dal lat. vitium ‘difetto, cattiva abitudine’; quindi, per estensione, carezza. Il passaggio dal significato di ‘vizio’ (che ha portata negativa) a quello, antitetico, di ‘carezza’ si può spiegare perché, facendo continue moine e carezze alle persone, si finisce con il viziarle, con il farle diventare esigenti, pretenziose. (Mestica 2051).