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UPIDIÈNTE
agg.
Ubbidiente, che esegue i comandi ricevuti, che adempie all’altrui volere (Bonini, Gnanco i vecchi ci credin più, 66: “Eva, diceva il prete, …/... nun volse esse upidiente e scrupolosa”). Si è già notato (ved. supra gapia, arapiato, ecc.) come il dialetto della Garfagnana, specie in tempi passati, fosse solito sostituire la doppia . del vocabolo italiano con una . semplice. Dal lat. oboedire composto da ob‘verso, davanti’ e audire‘ascoltare’ (Battaglia, XI, 711).