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TRAPPOLÓN
s.m.
Come prima accezione equivale a ‘mestatore’, ma il dialetto garf. lo utilizza anche nel senso di ‘facilone, superficiale’; si dice di persona che, nell’eseguire un qualsiasi lavoro, procede malamente, condizionandone in modo negativo la riuscita (quel trappolon lì m’ha fatto un lavoraccio: me ’un mi rivede!). Il Poli attribuisce al vocabolo il significato di ‘mistificatore’. Dal verbo trappolare ‘intrappolare, prendere in trappola’, derivato da ‘trappola’ che Palazzi, 1268 fa discendere dal germ. trappa ‘laccio’ (conf. Devoto-Oli, 2532).