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TÓMA
s.f.
Formaggio sgrassato o semplicemente formaggio fresco, non ancora stagionato. (Cfr. Valiensi, Il cagio, 113: “... tiravin fora... un rotolo di toma risprendente”) Prende questo nome anche il cagio quando non è ancora del tutto pronto per esser consumato e vien portato ugualmente in tavola suscitando spesso le proteste dei commensali (ma questo ’un è cagio, è toma!). L’etimologia della parola è incerta. Battaglia, XXI, 7 propende per una derivazione dal lat. region. toma (forse dal gr. tomè ‘taglio’). Lo stesso Battaglia (op. loc. ult. cit.) poi esclude, come meno verosimili, altre ipotesi che fanno risalire la voce ora al lat. tumor ‘rigonfiamento’, ora al gr. ptòma ‘caduta’, ora da una base prelatina tuma ‘formaggio’.