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TIRA’
trans.
Coniugato come ama’. Tirare, muovere per tendere e avvicinare a sé. Scagliare, gettare, lanciare. Unito a via significa ‘togliere, tralasciare’ oppure ‘fare alla meglio’. Come intrans. seguito da avanti,equivale ad ‘arrangiarsi, far una vita faticosa’. Alla forma rifless. unito a su,è usato nel senso di ‘riprendersi’. Il verbo, che non diverge nel significato dall’italiano ‘tirare’, viene riportato per il suo collegamento ad un gioco, un tempo assai diffuso, consistente nel cercare di scagliare il più lontano possibile una forma di cacio facendola correre sul terreno rotolando su se stessa. Tale gioco era detto tiro della forma e l’attività relativa appunto tira’.(Per qualcosa in più di un semplice approfondimento, si veda Alcide Rossi, Il tiro della forma sgg. nonché l’ampia sintesi contenuta nel volume di Lorenza Rossi,238, sgg). Non estraneo al dialetto garf. è anche il significato di ‘attirare’ (Pennacchi, L’Alfredo, 141: “Ci trovo sempre amichi: è un bon locale / e gente sempre tanta ci ni vedo; / ma chi tira di più edè l’Alfredo / che ci sa fa’ quel pezzo d’animale!”). Tipica era la locuz.idiom. garf. tira’ a tutti i pittieri (letteralmente ‘tirare a tutti i pettirossi’) utilizzata per indicare un approfittatore (è un che tira a tutti i pittieri). Secondo Devoto-Oli, 2497, il vocabolo deriva dal lat. volg. tirare e questo dal lat. class. tiro ‘recluta’. per gli altri autori consultati invece la parola è di etimo incerto. Mestica, 1913 propone dubitativamente una derivazione dal lat. trahere‘trarre’ col quale ha affinità di significato. Il Diz. Etimol. Rusconi, 1002 fa derivare il verbo dal lat. volg. tirare, voce di etimologia molto incerta, precisando che, secondo alcuni (Devoto) sarebbe voce in origine del gergo militare, mentre secondo altri sarebbe dal germanico teran ‘strappare’.