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TESÒRO
s.m.
Cosa di valore, nascosta o sotterrata, di cui nessuno possa dimostrare d’esser proprietario. In questa accezione, come in quella di persona cara, il vocabolo è comune alla lingua italiana. Si riporta tuttavia questa parola per ricordare come un tempo fosse comune nei nostri paesi, abitati da gente, povera ma dignitosa, lasciar libero corso alla fantasia ed immaginare uno sbocco, un riscatto ad una vita misera e grama, vagheggiando la possibilità di entrare in possesso di un favoloso tesoro, di cui si assicurava l’esistenza, nascosto in qualche luogo sconosciuto ai più (tra le rovine di un castello, al fondo di una caverna, nelle pareti di un metato) ed a volte anche protetto dal diavolo (sotto forma di animali feroci), e che nessuno aveva mai visto né recuperato, ma che certamente qualcuno, presto o tardi, avrebbe potuto far proprio (Cfr. Lorenza Rossi, 62). Dal lat. thesaurus.