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TAGLIÓLA
s.f.
Arnese di ferro a forma di cuneo, di piramide rovesciata che si usava per spaccare la legna battendovi sopra con il maglio. Il vocabolo – presente anche in italiano, ma con il significato di ‘trappola a scatto per catturare animali selvatici’ noto anche al dialetto garf. – ci è stato segnalato (con il il senso di cui sopra) da Giamberto Giorgi Mariani come tipico di Corfino. Dal lat. taleola ‘margotta’ (Devoto-Oli, 2425; cfr, Palazzi, 1224); ramoscello tagliato (Diz. Etimol. Rusconi, 979).