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SVINÀTA
s.f.
Come vinata (ved. infra). Per Lorenza Rossi, 264 la ‘svinata’ sarebbe la burla attuata, con l’impiego della vinata, dai ragazzi che, non impazzendo di norma per questa preparazione dal sapore acidulo, preferivano rovesciarla in un secchio per poi, trovato un pennello da imbianchino, procedere ad imbrattare con essa le porte dei vicini ritenuti antipatici, nei punti in cui si poggiavano normalmente le mani, come i pomelli, le maniglie o le serrature.