Dizionario garfagnino

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STÀZZO

s.m.

Recinto all’aperto in cui di notte si chiudevano le greggi e le mandrie. In antico il vocabolo era inteso anche con il significato di ‘abitazione, dimora’, ovvero di ‘luogo di sosta’. La parola ricorre nella poesia di Gabriele D’Annunzio Pastori: “Ora in terra d’Abruzzo i miei pastori / lascian gli stazzi e vanno verso il mare”, (Getto-Portinari, 163 annotano: “Gli stazzi sono recinti entro i quali si radunano gli animali, dopo il pascolo”).Battaglia XX, 114 fa derivare il vocabolo dal latino statio da collegare al verbo stare, osservando però che altri richiamano una forma volg. latina statium.