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SPRÒCCO
s.m.
Biancospino selvatico, ma usato frequentemente in senso generico, ad indicare una spina, un qualcosa che punge; ramo pungente o munito di spine che può provocare, al contatto, lesioni alla pelle o lacerazioni ai tessuti (Pennacchi, Delitto, castigo e… perdono, 39: “J’e metterò ji sprocchi alle frescure”). Derivato probabilmente da brocca ‘ramo secco con spine o punte aguzze’.