Dizionario garfagnino

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SPRÈGIO

s.m.

Dispetto. Il vocabolo, forse più lucchese che garfagnino, è impiegato, nella variante spresi dalla narratrice, originaria di Trassillico, della fiaba I gatti ripresa dal professor Venturelli, 142: “ma s’erino arrabbiati perché j aveva fatto tutti questi spregi, èh”. Derivato da ex (poi mutatosi in ‘s’) con valore privat. e ‘pregiare’ con radice di pretium ‘prezzo’.