Dizionario garfagnino

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SINÍCIA

s.f.

Crepa, screpolatura. Fessura di una certa profondità. Si tratta, però, di un sost. di uso ormai abbastanza limitato (ho provo a cava’ l’attaccapanni dal muro e sulla parete c’è resta la sinicia). (Santini, La grazia, 58: “Cecco s’alzò; e lì dalla cassetta, / delle lemosine, vidde avanza’ / fori dalla sinicia troppo stretta / un bel fojo da cento”). Il vocabolo – nella forma senice – è utilizzato anche da Pennacchi, Poveracci e signori, 111. Per l’etimologia ved. supra senice.