Dizionario garfagnino

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SCOPÉTTA

s.f.

Partita a scopa fra due giocatori per la quale valgono le regole dello scopone ‘classico’ (ved. infra). La partita inizia ponendo quattro carte sul tavolo e distribuendone tre (in genere una alla volta, alternate) fra i due giocatori; dopo aver giocato le prime tre carte (ovviamente una a testa), verranno distribuite altre tre carte ad ognuno e così via fino all’esaurimento del mazzo. Alla fine della smazzata, chi avrà fatto l’ultima presa farà sue tutte le carte rimaste sul tavolo (in questo caso però, se anche dovessero esserci le condizioni per far ‘scopa’ con l’ultima carta rimasta in mano al giocatore cui spetta l’ultima giocata, la scopa stessa non si conteggerà come punto). A differenza dello scopone (che di norma si conclude quando si superano i 16 o i 21 punti, la scopetta termina normalmente al raggiungimento degli 11, senza però che sia possibile ‘chiamarsi fuori’ (cioè far terminare il gioco appena raggiunto quel traguardo) perché i conti (così come nello scopone) si faranno solo al termine della smazzata e sarà vincitore colui che avrà totalizzato complessivamente un punteggio più alto e non chi sarà arrivato prima a totalizzare 11 punti.