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RUMÍTO
s.m. e agg.
Eremita, persona che vive sola ed in luogo solitario. Frequente è la variante vocalica romito. Il vocabolo è usato anche come agg. nel senso, appunto, di (luogo) ‘solitario, fuori dal comune transito delle persone’. (Ved. supra alla voce prade la filastrocca riportata da Gian Mirola in Casa nostra e... dintorni dal titolo Togno rumito). Dal lat. eremita, a sua volta da eremus, derivato dal gr. èremos‘solitario, deserto’.