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RÀBBIA
s.f.
La parola, oltre ad indicare la malattia che può esser trasmessa da cani e volpi, è a volte usata come secondo termine di paragone per indicare in specie una vivanda esageratamente salata o piccante (in questo senso, Matraia, 149). Ved. infra ‘rabbioso’. Dal tardo lat. rabia per il class. rabies (Passerini-Tosi, 1209).