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PULECÍN
s.m.
Pulcino. Vocabolo corfinese, riferito da Maria Luisa Santini, nel quale è facile scorgere la derivazione dall’italiano ‘pulcino’. Dal tardo lat. pullicinus (Devoto-Oli, 1821). D’Arbela, Annaratone, Cammelli, 919, segnalano la variante pullicenus (‘pulcino’, da cui, per estensione, ‘galletto, pollastrello’) utilizzata da Orazio. In entrambe le forme lat. si può vedere la radice di pullus ‘giovane, piccolo’ ed anche ‘giovane animale’ (Plinio usa pullus asininus per ‘asinello’). Campanini-Carboni uniscono a pullus moltissimi altri animali, ranæ, anseris, aquilæ, culumbinus, milvinus, cuniculi per indicare, rispettivamente, il ranocchio, il paperino, l’aquilotto, il piccolo colombo, il piccolo sparviero, il coniglietto.