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PUISÍA
s.f.
Poesia, componimento poetico. Si riporta integralmente la bella definizione che ne dà Mestica, 1214: “Espressione naturale dell’entusiasmo, della lieta meraviglia, degli affetti e delle forti passioni in determinata e misurata armonia. Essa, così ne’ suoi portati informi, come negli squisiti lavori dell’arte, si origina da quella viva eccitazione della fantasia che chiamasi estro, e questo suole accendersi, di quando in quando, per impulso di qualche fatto straordinario, intrinseco o estrinseco a noi, che forte colpisca l’intelletto, l’immaginazione e il cuore”. Il vocabolo ricorre anche negli scritti di molti poeti dialettali (Pennacchi, Il Togno e la Garfagnana antiqua, 88; Bonini, A chi mi lece, 17). Dal lat. poesis da riconducibile al gr. poìesis che proviene dal verbo poieo ‘io creo’. Diz. Etimol. Rusconi, 764.