Dizionario garfagnino

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PRUSSIÉRA (PUSSIÉRA)

s.f.

Silicosi, grave affezione polmonare conseguente alla inalazione prolungata e cospicua di pulviscolo siliceo. Tipica malattia professionale dei minatori, mestiere assai frequente in passato tra gli abitanti della Garfagnana. La malattia – che sovente creava uno stato di invalidità anche grave, pur in persone ancora giovani – fu alfine riconosciuta, non senza contrasti e discussioni, come morbo collegato all’attività lavorativa, con diritto, per chi ne era affetto, a percepire un giusto trattamento pensionistico. L’affezione, oltre che invalidante, presentava spesso un decorso cronico e prognosi sovente infausta. Pennacchi (Mostre di donne!, 22; Il Togno e la tera, 86) usa la dizione pussiera, forse più corretta registrata anche dal maestro Poli. Pussiera con il significato di ‘polvere’ (nel gergo degli emigrati in Francia e in Belgio come minatori) è vocabolo riportato da Battaglia (XIV, 1055), che lo ritiene adattamento dal franc. poussière derivato dall’antico pous, che è dal lat. popolare pulvus per il class. pulvis ‘polvere’.