Dizionario garfagnino

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PRILIVÀTO

agg.

Prelibato Il vocabolo è utilizzato (unito a ‘vino’ da Bonini, Anno novo, 81 (con nota di Gian Mirola: vino prilivato ‘vino prelibato’). Il senso è sicuramente quello, la parola però ci risulta inconsueta nel dialetto della Garfagnana. Se prilivato non costituisce altro che una variante fonetica di ‘prelibato’, la sua etimologia va ricercata (Battaglia, XIV, 143) nell’unione dei vocaboli lat. prae ‘prima’ e libare ‘gustare’, dunque ‘primo degustatore’ e, per estensione, come sost. ‘raffinato intenditore’ e, quale agg. ‘scelto, migliore’. Ancora oggi, allorché si deve offrire un vino a tavola, l’oste lo fa assaggiare prima a colui che è ritenuto il migliore esperto tra i commensali.