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PITÀFFIO
s.m.
Più che nel significato, tipico della lingua italiana di ‘iscrizione sepolcrale, epitaffio’ (parola di cui quella garfagnina è semplice metaplasmo), il vocabolo dialettale viene usato nel senso di ‘avviso, manifesto, intimazione’ (l’esattore ci ha mando il pitaffio”). (Santini, Elezioni, 31: “Siccume io, lo sai, nun son anarchico, / tutti i pitaffi l’ho volsuti lece...”). L’origine del vocabolo è greca da epì ‘sopra’ e tàphos ‘tomba’ (Passerini Tosi, 529).