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PATTÍNA 1
s.f.
Presina per afferrare i manici di pentole e tegami senza scottarsi. Per estensione (o forse quale significato primario) ‘ciabatta, scarpa da casa’. Il vocabolo è poi impiegato anche per indicare i pezzi di stoffa imbottiti che si mettevano sotto le scarpe e consentivano di camminare strisciando, evitando, in tal modo, di sporcare o rigare il pavimento (quando era realizzato con materiale pregiato).La parola è ritenuta di etimo incerto da Passerini Tosi, 1071, mentre Battaglia, XII, 855 propone una derivazione dal franc. patin (da ‘patte’‘zampa’ e, quindi, ‘pattino’); Devoto-Oli, 1645 pensano, dubitativamente, al longob. paita.