Dizionario garfagnino

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PASTÓN

s.m.

Miscuglio semisolido di acqua, crusca, farina (di neccio o di granturco) ed altri ingredienti (a seconda di quanto rimasto nella madia o nei piatti), destinato all’alimentazione animale, in particolare delle galline e dei suini. Per estensione ‘miscuglio di cibi in quantità rilevante, ma scadente’; sempre per estensione ‘pasta o riso troppo cotti’. Il vocabolo è da ricondursi a ‘pasta’, ma qui iniziano le divergenze tra gli studiosi: Mestica, 1130 propone una derivazione da pastus, part. pass. di pascere ‘alimentare’; Borgonovo-Torelli, 203 richiamano il plur. greco pàsta i(al sing. pàste, secondo la proposta di Passerini Tosi, 1066) ‘farina con salsa’, a sua volta da passo ‘io impasto’; per Palazzi, 807 basterebbe invece rifarsi al tardo lat. pasta (conf. Devoto-Oli, 1638).