Dizionario garfagnino

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ÒRIDO

agg. e s.m.

Come agg. vale oribile; quale sost. indica un luogo ove non batte mai il sole, dove c’è poca luce, quasi un peggiorativo di ombaco. Il vocabolo, così come nella nostra lingua nazionale, viene però usato anche per indicare una stretta gola di montagna, un dirupo, un alto precipizio che incute paura, ma fornito di una sua selvaggia bellezza (dunque tutt’altro che orrido).