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ÒPRA (ÒPRE)
s.f.
Termine più usato al plur. Braccianti agricoli, lavoratori di giornata, cioè pagati a giornata per il loro lavoro (Mestica, 1058 precisa: “detto di chi va a giornata per lavorare a mercede nel campo altrui”); un po’ diversa è la spiegazione fornita dal maestro Poli nella sua raccolta di vocaboli del dialetto locale: “In Garfagnana” – egli scrive – “opra indica lo scambio di braccianti o lavoratori agricoli. Tale scambio avveniva secondo la quantità di lavoro che necessitava a questo o a quello. Se in un podere, ad esempio, mancava la mano d’opera per vangare, si ricorreva all’opra da altri, con il patto di ricambiare chi li aveva prestati ove ne avesse avuto bisogno” (Santini, L’Eguajanza, 22: “Quand’erin poveri, opre e cuntadini / mangiavin la polenta e la ricotta…”; cfr. anche Venturelli, Glossario, 272).