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OLÓCCO
s.m.
Allocco, uccello rapace notturno del genere strige. Il vocabolo (che compare nel detto moraleggiante ‘finittero le fave anco all’olocco’, a significare che i tempi bui vengono per tutti) è molto usato in senso figurato per indicare ‘una persona goffa, incapace, sciocca’ (Pennacchi, Il Togno e il popo’, 47: “Il popo’ in tutto il mondo / quant’è largo e quant’è tondo / serve a da’ fumo in de ji occhi / e po’ fa passa’ da olocchi”). Nelle regioni sett. italiane è caduta per aferesi la . iniziale e viene usato – con il significato di ‘stolto, sciocco’ – il termine ‘locco’, peraltro di portata generale (cfr. lo spagnolo loco, ‘matto’) e noto anche al dialetto della gente di Garfagnana (ved. supra locco). Dal lat. ulucus che peraltro i dizionari di latino traducono con ‘civetta’ (Castiglioni-Mariotti, 1530).