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MATTÀCCIO
s.m.
Scapestrato, bizzarro. Nonostante la desinenza accio, normalmente dispregiativa, il termine viene usato con una punta di simpatica ironia, con significato non dissimile dall’italiano ‘mattacchione’. Nieri, 122 conferma quanto sopra asserito, dicendo che il vocabolo “ha desinenza di peggiorativo, ma non è offensivo per nulla”. Come i successivi vocaboli con il medesimo tema, deriva etimologicamente da una radice matt, da cui mattus, forse in origine ‘ubriaco’ (cfr. Battaglia, IX, 958 che lo ritiene probabilmente connesso con il lat. class. madidus ‘bagnato fradicio, ubriaco’. Questa etimologia è condivisa da Mestica, 927).