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MANNÈLLO
s.m.
Fascio di spighe di grano, covoncino (Fanfani, 542). (Vedasi la figura in capo alla lettera ‘M’). In passato i mannelli venivano deposti sull’aia imbiutata (ved. supra imbiuta’) procedendosi quindi alla loro battitura in modo da ottenere la separazione dei chicchi dalla spiga. Mannelli erano anche detti i fasci di canapa che si facevano passare nella capra (ved. supra capra 3) per esser frantumati con i coltelli (ved. supra coltello). Dal lat. manua ‘manciata’ (Battaglia, IX, 702) con radice di manus ‘mano’. In questo senso anche Palazzi, 674 che spiega come il vocabolo alluda alla quantità di spighe che era possibile stringere con una mano.