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MÀMMA
s.f.
Madre, forse la parola più bella della lingua italiana, la prima che dice il bambino dopo la nascita, l’ultima che esce dalle labbra dell’uomo prima di morire. Non è certo vocabolo del dialetto della Garfagnana, dove si adopera più frequentemente il termine tronco ma’, tuttavia lo riportiamo, prima di tutto perché è parola che non può mancare in un vocabolario, anche se di limitata portata come questo, e secondariamente ,perché è usato anche da autori dialettali, (Pennacchi, La prutesta, 52: “Gianni, Gianni, guarda là / la tu’ mamma e il mi’ papà”; ed ancora Pennacchi, La vecchina, 122: “La mi’ mamma, alla fin dell’orazion / cavava dal lavezzo il vin bullito...”; Santini, Il bimbo malato, 45: “ ‘Un piangete, ché la mamma scolta / dal Paradiso...”). Per l’etimologia cfr. supra ma’.