Torna indietro
MACONECCIO (MACOMÉCCIO)
s.m.
Parola priva di significato (indicante – per la pluralità degli studiosi del folklore e delle tradizioni garfagnine, secondo quanto riferisce Lorenza Rossi, 53 sgg – “abbondanza di farina di neccio’, dunque di castagne”). La parola veniva gridata al alta voce per esorcizzare i malefici di streghe e streghi. “La notte di S. Michele” (29 settembre -n.d.a.), continua l’autrice citata, (richiamando quanto asserito dallo storico Anselmo Micotti nella sua Descrizione cronologica della Garfagnana)“gli uomini vanno nelle campagne alla caccia delle streghe, suonando campane, tamburi, scaricando archibugi, facendo altri strepiti e gridando a gran voce: “maconeccio, macomeccio” credendo in questo modo di garantire la raccolta delle castagne contro le stregherie”.