Dizionario garfagnino

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LISCIA’

trans.

Coniugato come i verbi in cia’. Render liscio, levigare, lisciare, ma anche seguire con la mano il verso del pelo di un animale o quello dei peli delle membra delle persone. Come si vede non vi è diversità rispetto all’italiano ‘lisciare’, ma si riporta ugualmente questo verbo per ricordare un giochetto che, in passato, si faceva spesso ai bambini ed ai ragazzi, consistente nel passar loro la mano aperta sul viso, prima dalla fronte verso il mento, quindi in senso contrario: la prima operazione era gradevole per il bimbo, la seconda ovviamente no. Per tal motivo, chi la compiva soleva accompagnare i propri gesti con queste parole, rivolte al bambino: così si liscia (quando la mano scendeva verso il mento), così si arriccia (quando ritornava dal mento verso la fronte). Borgonovo-Torelli, 159 fanno derivare la parola dal lat. lissius di origine discussa; per Mestica, 872 dal gr. lìssos; Devoto-Oli, 1289 propendono per una derivazione dal lat. mediev. lixare ‘levigare’. Il Dizionario Garzanti, 958 richiama ‘liscio’ dall’ant. ted. lisi da cui leise ‘sommesso, lieve’. A parere del Diz. Etimol. Rusconi, 580 si dovrebbe far riferimento al lat. mediev. lixare, forse dal gr. leîcsai ‘leccare’.