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LÈRCIO
agg.
Sporco, lurido. Il termine è presente con lo stesso contenuto anche nella lingua italiana; vale comunque la pena di segnalarlo in quanto Nello Guido Poli, nella sua raccolta di vocaboli tipici del dialetto locale, gli attribuisce il diverso significato di ‘scaltro, furbo’ (che sicuramente il vocabolo italiano non ha). Dal lat. volg. hirceus ‘caprino’ incrociatosi con ‘lardo’ (Devoto-Oli, 1268. Mestica, 861 richiama invece il lat. lurco ‘ghiottone’). Il Diz. Etimol. Rusconi, 570, dopo aver sposato la tesi di Devoto-Oli, aggiunge che altri fanno derivare la parola dalla voce dell’antico alto ted. lerz ‘sinistro, mancino’, offrendo poi l’ipotesi – dichiarata “interessante” – che derivi dall’incontro di ‘lordo’ con stercius da stercus.
