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LAVAMÀN
s.m.
Lavabo, recipiente di ceramica o metallo per le abluzioni parziali della persona, utilizzato particolarmente quando nelle case mancava ancora l’acqua corrente. Con questa parola si indicava tanto la semplice catinella (ved. supra) quanto l’armatura metallica a piede che sorreggeva la brocca dell’acqua, il portasapone e il catino (conf. Lenzi). Il vocabolo è contenuto anche nel Novissimo Vocabolario della Lingua Italiana compilato e riveduto da Pietro Fanfani, 503. Dal tardo lat. lavamanus.