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LAMMIÀSSI
rifless.
Coniugato come i verbi in ia’. Lamentarsi, rammaricarsi (“smettila di lammiatti ogni momento”) (Santini, Fattoria moderna, 35: “Caro fattore, insomma, per di’‘l vero / gnanco quest’anno ci possiamlammia’”). Come detto per lammia(ved. voce precedente) il vocabolo potrebbe derivare dal mostro mitologico Lammia. Va però ricordata anche la tesi di Nieri che fa derivare il verbo da laniare per laniare se ‘graffiarsi’, da cui ‘lamentarsi’. E questa − contrariamente a quanto si è detto sopra − potrebbe esser anche l’etimologia di lammia.