Dizionario garfagnino

Torna indietro

LAMIGIÀNA

s.f.

Damigiana, recipiente di vetro a forma di grande fiasco, rivestito di vimini o falasco, utilizzato per contenere liquidi, in specie vino. La variante rispetto all’italiano ‘damigiana’ pare tipica (e non generalizzata) del dialetto di Sassi, in comune di Molazzana. La parola italiana ‘damigiana’ di cui lamigianacostituisce mera variante fonetica, deriva, secondo Mestica, 426 da Damaghancittà della Persia celebre per le sue vetrerie, mentre ad avviso di Borgonovo-Torelli, 91 sarebbe da ricondursi a dame Jeanne, signora Giovanna, “nome di donna applicato ad un vaso in tono scherzoso, come per allusione ad una donna panciuta”: tesi, quest’ultima, se non più corretta, certamente più simpatica e suggestiva. Palazzi, 338 sposa la tesi del Mestica; Devoto-Oli, 647 preferiscono l’altra. Il Diz. Etimol. Rusconi, 284 sceglie, in prima istanza, la versione fornita da Borgonovo-Torelli, precisando però che l’origine della personificazione è oscura ed osservando poi che altri rimandano ad un lat. tardo dimidiana(da medius‘che sta in mezzo’).