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GRÚGNO
s.m.
Viso, in senso spregiativo, in quanto ‘grugno’ è propriamente il muso del maiale. Si usa spesso con i verbi lava’, spacca’, rompe (Bonini, Icunumia per scaldassi quand’è freto, 26. “.Un si possin tinì fora le man / e per lavammi il grugno c’è vulsuta / l’acqua bollente come a impastà’’l pan”; e Gian Mirola, nel chiosare la poesia, così precisa: “non si dirà mai: ti spacco il viso, ma: ti spacco il grugno, se si vuole che la minaccia sia efficace”). Dal lat. grundire ‘grugnire’.