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GÒDO
s.m.
Scompartimento di uno scrigno od anche di un armadio. Il vocabolo, compreso tra quelli tipici del dialetto locale dal giornale “La Garfagnana”, è utilizzato da Giovanni Pascoli ed è riportato anche da Battaglia, VI, 955 che lo definisce ‘voce lucchese’.Lo stesso Battaglia (op. loc. ult. cit.) lo fa derivare, sia pure dubitativamente, da gobito‘gomito, angolo’.