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GIÚ GIÚ
avv.
Giù, in basso. La ripetizione dell’avverbio dà il senso della profondità; ovviamente ha il suo contraltare in su, su (Pennacchi, Mezzo sogno di una notte di Capodanno, 20: “M’asciugai un luccicon, presi una balla / e m’avviai giù giù, verso la stalla”). Va osservato che in dialetto è più frequente la variante gió gió, utilizzata anche da Bonini (ved. supra gió).