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FONTÀNA
s.f.
Il vocabolo ha un significato più esteso di quanto non sia normalmente per l’omofono italiano, che identifica un impianto per la distribuzione dell’acqua artisticamente decorato, spesso con mere funzioni ornamentali. Nel nostro dialetto le fontane avevano usi eminentemente pratici, consentendo alle persone di rifornirsi d’acqua (anche potabile) quando, come in passato, nei nostri borghi mancavano gli acquedotti, nonché ad alimentare i lavatoi. La fontana era una modesta struttura per la fuoriuscita (per lo più continua) dell’acqua da un tubo incassato nel muro o da una piccola costruzione, muraria o metallica. Lo spiazzo attorno alla fontana era poi anche luogo di ritrovo e conversazione delle donne del paese per raccontarsi reciprocamente le ultime novità o i pettegolezzi del giorno. Il medesimo spazio costituisce spesso una sorta di toponimo (ci vediam a mezzogiorno alla fontana?).Dal tardo lat. (aqua) fontana ‘acqua di fonte’ o da fons ‘fonte’.