Dizionario garfagnino

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FÓCO (FÒCO)

s.m.

Fuoco, l’insieme degli effetti della combustione. Parola molto comune ed usata nel dialetto garf. anche nel senso di ‘camino, caminetto’ ovvero ‘zona di casa ove trovasi il focolare’ (cfr. la novella Giovannin dal Conchiuso, riportata da Venturelli, 188: “Questo Giovanni, aggiù nel canton del foco a sedé...”). Il vocabolo è impiegato altresì in una molteplicità di espressioni comuni alla lingua italiana e spesso da questa mutuate: ne riportiamo alcune: foco di pajia (passione sentimentale di breve durata); mette la man sul foco(esser certo di ciò che si dice o di quanto si promette di fare); scherza’ col foco(rischiare); mette troppa carne al foco(impegnarsi in troppe attività contemporaneamente); anda’ nel foco(essere pronti a compiere qualunque sacrificio o attività). È singolare il fatto che la parola, oltre a comprovare (salvo alcune eccezioni, quali cuore, tuono) l’assenza nel dialetto della Garfagnana del dittongo uo (per cui avremo bon, socero, nora, coce, novo, ovo ecc), possa a volte esser pronunciata con la . aperta.Dal lat. focus ‘focolare della casa’ e, per metonimia, ‘fuoco’.