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FÍCO
s.m.
Frutto dell’omonima pianta delle Moracee; particolare – e tipico del dialetto garf. – è l’impiego del vocabolo nel significato di ‘carezza, moina’, riservata ai bambini per loro natura desiderosi, appunto, di fichi, di ‘complimenti’. Quanti fichi! si dice sovente rivolgendosi ai bambini, nel senso di ‘quante esagerate moine debbano venir fatte per ottenerne l’attenzione, per farli star quieti!’. Da qui l’agg. ficoso(ved. infra). Dal lat. ficus, derivato, a sua volta, dal gr. sýkos‘fico’, ma ved. anche infra, l’etimologia fornita per ficoso relativamente alla accezione di fico come ‘moina, carezza’.