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DÈCIMA
s.f.
Letteralmente era l’imposta del dieci per cento che si pagava alla Chiesa sui frutti dei terreni; per estensione ha poi preso il significato di ‘balzello, imposta o tassa che debba versarsi sul reddito’. Il termine è ormai quasi abbandonato dal linguaggio comune e viene ancora utilizzato con senso scherzoso. Femm. sostantivato dell’agg. decimo, costituivavoce dell’Amministrazione pubblica e della Chiesa (Battaglia, IV, 79).