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CRIVÈLLO
s.m.
Setaccio, più grande di quello normale (che veniva utilizzato per separare la farina dalla crusca). Il vocabolo è presente anche nella lingua italiana, ma si è ritenuto di farne menzione perché in Garfagnana il suo impiego era circoscritto all’attività di ‘rifinitura’ dell’eliminazione della pula dal grano, già avvenuta, per la massima parte, con l’impiego della vassoja(ved. infra). Dal lat. cribellum, dimin. di cribrum ‘staccio’ (Passerini Tosi, 402).