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CÓNCIO
agg. partic.
Conciato, ma più che con riferimento alle pelli lavorate, il termine viene impiegato alludendo all’aspetto esteriore di una persona, in genere con un sottinteso dispregiativo nel senso di ‘sudicio, mal vestito, ridotto male’ (in du voresti anda’cusì concio? In Chiesa noppo, po’!).