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CIONDORÓN
s.m.
Fannullone, buono a nulla, disordinato. Persona che si muove di qua e di là, ma senza impegnarsi e senza fare nessun mestiere (Bonini, Cunsij materni, 33: “…e fa capi’ a quel ciondoronaccio del tu’ omo…”). Vocabolo di origine imitativa, da ‘ciondolare’, collegato all’affine ‘dondolare’. Devoto-Oli, 487 ritengono il verbo ‘ciondolare’ un incrocio tra la serie onomatopeica ‘ci…n’ (che indica un rumore periodico) con un latino undulare‘ondeggiare’.