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CAVALCÍN (IN)
locuz. avverb.
A cavalcioni, seduto con le gambe penzoloni, una a destra, l’altra a sinistra di un sostegno. Spesso le persone adulte portavano i bambini issati sulle spalle, con le gambe pendenti ai lati del collo. Si diceva, in tal caso, porta’ in cavalcin, oppure porta’ in collo (ved. infra pracchetta (a).Il vocabolo mostra la derivazione dal latino popolare caballus, originariamente ‘cavallo castrato’, poi semplicemente ‘cavallo’ (Borgonovo-Torelli, 70), in quanto le gambe penzoloni a fianco del collo di chi fa da trasportatore ricordano la posizione del cavaliere in sella. Devoto-Oli, 432, pur allineandosi con tale tesi, approfondiscono l’analisi etimologica della espressione, ricordando il franc. ant. à chevanchons, dal verbo chevancher ‘cavalcare’.