Dizionario garfagnino

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CANTAMÀGGIO

s.m.

Cantore, canterino, cantante dei maggi. Tuttavia, più che nel significato letterale (il vocabolo preferito per indicare i cantori di tali composizioni popolari è maggiante, ved. infra), viene usato spesso nel senso traslato di ‘fanfarone, persona che racconta frottole, ovvero che parla molto e a vanvera’. Nel significato primario si trova impiegato da Pennacchi nella poesia L’aradio e ‘l maggio, 152: “E allora dico: Be’ mi’Cantamaggi; / quelli sì che cantaven le strofette / cun voce bella, e anche certe ariette, / da fatte resta’ lì senza fiatà”.