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CÀGNA
s.f.
La femmina del cane, naturalmente, ma anche ‘senso di spossatezza, di sfinimento’, molto spesso dovuto al caldo opprimente. Il vocabolo è inteso anche nel senso di ‘scoramento, sconforto, depressione’ (Valiensi, La montagna fa rivivere l’amore, 61: “Ma se qualcuno è preso dalla cagna / perché camina verso i sessant’anni”). Si pensi all’italiano ‘canicola’ (con la stessa etimologia), che però identifica solo il caldo soffocante e non lo sfinimento che provoca. Dal lat. volg. cania‘femmina del cane’, derivato da canis(Battaglia, II, 505). Il dizionario Garzanti, 289 è più preciso e richiama la costellazione del cane, di cui fa parte la stella Sirio (astro luminosissimo), il cui levarsi coincide con l’epoca del massimo caldo. Borgonovo-Torelli, 64 confermano questa etimologia, aggiungendo interessanti particolari.