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BRÀCCIO
s.m.
Arto superiore del corpo umano che può essere destro o sinistro e va dalla spalla alla mano. Senza differenze di fonetica o significato rispetto alla parola italiana, da cui diverge perché, mentre nella nostra lingua nazionale il plur. del vocabolo è ‘braccia’ con riferimento al corpo umano, ‘bracci’ negli altri casi, nel dialetto della Garfagnana è sempre bracci; così si dirà: i bracci della Croce, ma anche: mi fan male i bracci. Ritorna, però, l’espressione ‘braccia’ nelle locuzioni mutuate dall’italiano (a braccia conserte; lo portommo a casa a braccia). Frequentemente si ode l’espressione braccio di fero che allude ad una gara di forza tra due persone, sedute di fronte con i gomiti appoggiati sul tavolo e le braccia flesse verso l’alto, consistente nel vedere chi riesce a piegare prima il braccio all’altro costringendolo a toccare il piano del tavolo da gioco con il dorso della mano. Dal lat. brachium. Per ulteriori riferimenti etimologici, ved. supra abbraccica’.